Le assolate colline, grazie al clima mite, offrono splendidi percorsi tra giardini fioriti e architetture da favola. I giardini botanici di Villa Taranto, Villa Pallavicino e delle Isole Borromee sono un incanto di natura e architettura, perle sensoriali in un quadro paesaggistico unico al mondo. Domodossola, Vogogna e Mergozzo: borghi storici e fortezze ricordano l’importanza strategica della Val d’Ossola, via di commerci e di imprese militari dalla storia romana a Napoleone fino ai giorni nostri attraverso il valico del Sempione e la galleria ferroviaria. L’Ossola si apre come un ventaglio in più vallate, ognuna con storie e tesori singolari da scoprire: villaggi e vicende Walser contraddistinguono ancora oggi la valle Anzasca e i suoi paesi, tra cui Macugnaga; la valle Formazza fa eco anche dal punto di vista naturalistico, con la Cascata del Toce e i diversi sentieri verso la Svizzera (le vie percorse dai Walser); la valle Vigezzo coi suoi paesi pittoreschi è definita la “valle dei pittori” per la scuola di arti sorta a Santa Maria Maggiore ed è inoltre percorsa dalla ferrovia delle Centovalli che corre attraverso i panorami mozzafiato del territorio compreso tra Domodossola a Locarno.
Il VCO è costellato di santuari e luoghi sacri, molti sorti sulle vie di comunicazione a protezione e supporto dei camminatori: il Santuario della Madonna del Sangue di Re in valle Vigezzo, i Sacri Monti di Domodossola e Griffa inseriti nel patrimonio dell’UNESCO, il santuario della SS. Pietà di Cannobio, la Madonna del Boden di Ornavasso e la Madonna del Sasso affacciata a strapiombo sul lago d’Orta.
La provincia si caratterizza anche per la presenza di laghi.
In molte località delle vallate sono sorti musei e piccole realtà espositive per ricreare la vita montana attraverso le attività tradizionali. La lavorazione della pietra rivive con il Museo Granum dedicato al granito rosa di Baveno, e con il Museo Archeologico di Mergozzo per il granito bianco-nero del Montorfano.
Alcuni itinerari escursionistici collegano antichi mulini usati per la macina dei cereali, le noci, le olive (presenti grazie al clima del lago), e i torchi. L’allevamento e la produzione casearia ancora oggi sono portati avanti negli alpeggi delle zone montane. Riserve e parchi naturali accolgono il visitatore con ambienti variegati, dai canneti della riserva di Fondotoce, ai percorsi montani tra gli alpeggi più suggestivi dell’Alpe Veglia e Devero, alla natura selvaggia del Parco della Valgrande.
Le montagne offrono attività adatte in tutte le stagioni dell’anno, dagli sport invernali grazie ai comprensori di Domodossola, Macugnaga, val Vigezzo e val Formazza, agli itinerari escursionistici che permettono l’esplorazione del territorio con molti punti panoramici. Da ricordare il recupero in chiave escursionistica di tratti della Linea Cadorna.
L’enogastronomia è quella tipica dei tre ambienti dominanti (lago, collina e montagna): piatti a base di pesce e risotti, polenta, agrumi e olio di oliva, funghi, castagne e selvaggina, formaggi (come il celebre Bettelmatt), salumi e di carni stagionate (celebre il prosciutto della val Vigezzo). Infine il vino: il Prunent è il nebbiolo più conosciuto.