I sapori della cucina tradizionale valsesiana sono legati ai prodotti del lavoro montano come latte, burro, formaggio, salumi; ad essi si accostano pane (nero, di segale), polenta, miele. Le ricette sono semplici, gustose e in larga parte energetiche, utili a sostenere il fisico nel duro lavoro e a proteggerlo dal freddo.
In generale, però, si può dire che tutto ciò che cresce spontaneamente nel territorio è utile in cucina e consumato con perizia, facendo attenzione a preparare le scorte per le stagioni fredde e a non creare eccedenze da sprechi. Dai prodotti del bosco (come castagne, noci o bacche – mirtilli, lamponi) alle erbette di campo (come spinaci e asparagi selvatici, verzole, ortiche, borragine ecc…), passando per le verdure dell’orto (come porri, rape, verze, patate) e il riso (utilizzato sopratutto nella porzione media e bassa della valle), la cucina valligiana odierna risulta essere la fusione, piuttosto tardiva, della tradizione gastronomica di ascendenza Walser con quella valsesiana eutonica e più aperta alle pianure.